Dal sogno al traguardo: come le mappe mentali mi hanno portata al mio primo mezzo Ironman

Lisa

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A maggio 2024 è iniziata la mia avventura con il triathlon. Su suggerimento di un amico ho partecipato a una sprint locale e mai avrei immaginato che, meno di un anno dopo, avrei realizzato uno dei miei sogni: completare il mio primo mezzo Ironman.

Tutto è nato dall’entusiasmo contagioso della mia squadra, che si è iscritta in massa all’Ironman 70.3 di Valencia. Nonostante fossi una principiante, l’energia del gruppo mi ha spinta a buttarmi senza pensarci troppo. Solo dopo ho compreso l’impegno che stavo assumendo.

La sfida dell’allenamento

Il carico di lavoro è stato imponente: nuoto, bici e corsa da incastrare tra lavoro, vita personale e gestione della casa. In estate era più semplice: ferie, giornate lunghe e uscite in bici al tramonto mi facevano sentire la persona più fortunata del mondo. Ma con l’inverno è arrivato il vero banco di prova: giornate corte, impegni costanti e poco tempo a disposizione.

La chiave: pianificazione con le mappe mentali

La svolta è arrivata grazie a uno strumento che già conoscevo: le mappe mentali. Non uno schema tradizionale, ma un linguaggio visivo che riproduce i collegamenti della mente, fatto di colori, immagini e associazioni. Con esse ho riorganizzato pensieri, energia e priorità.

Ho iniziato a pianificare in questo modo nel 2023, e da allora la mia vita è cambiata: ogni anno riesco a raggiungere almeno l’80% degli obiettivi prefissati, migliorando equilibrio e qualità della vita.

Per la gara, le mappe sono state preziose: hanno guidato i miei allenamenti, mi hanno aiutata a organizzare la valigia e i materiali, riducendo lo stress e il carico mentale. Bastava spuntare ciò che avevo già preparato.

Più di una preparazione fisica

La pianificazione non mi ha aiutata solo ad allenare il corpo, ma anche la mente. La visione d’insieme mi ha dato chiarezza nei momenti critici, mantenendo alta la motivazione e allenando la resilienza.

Conclusione

Grazie alle mappe mentali sono arrivata al traguardo di Valencia con la sensazione di avere tutto sotto controllo. Non solo ho completato il mio primo mezzo Ironman, ma ho imparato che pianificare significa creare spazio per vivere davvero l’esperienza, con equilibrio, focus e libertà mentale.